Il luogo è il centro di questa riflessione e con questa parola identifichiamo un sito con una precisa identità, sempre riconoscibile, con caratteri che possono essere eterni o mutevoli. Ma il senso di un luogo contiene al suo interno la storia delle proprie trasformazioni che continuamente si intersecano in una sorta di palinsesto, un sistema composto di progressive iscrizioni e cancellature che delineano così le modalità di vita nei luoghi stessi. Ogni intervento operato da parte dell’uomo che sia volto alla preservazione, o alla implementazione dell’ambiente costruito, interviene sul senso stesso del luogo modificando gerarchie di valori, usi e percorsi. Un forma continua di interazione e dipendenza fra spazi e esseri umani, fra soggetti e oggetti, dove non è detto che il soggetto sia sempre l’essere umano e l’oggetto lo spazio, poiché a volte è proprio lo spazio ad agire sull’uomo, imponendo percorsi, suggerendo pratiche e forme di vita, stabilendo valori pragmatici ed economici, ma anche estetici. Attraverso una breve ricognizione storica che mira ad individuare le caratteristiche che da sempre hanno caratterizzato la relazione uomo, città e segni, vengono poste in evidenza le peculiarità e le interdipendenze di questo rapporto attraverso anche l’analisi di alcuni casi studio, emblematici a livello internazionale, opera di progettisti indiscutibilmente autorevoli quali Ruedi Baur e Gordon Young per arrivare alle sperimentazioni locali curate dall’autore nell’ambito dello spazio pubblico.