Architettura è mestiere o spazio di autonomia del pensiero critico? E se è arte, come si configura il suo processo creativo e “produttivo”?
In quella contraddizione le avanguardie storiche hanno dibattuto per affermarsi, spesso costruendo ideologie che la critica ha svelato, soprattutto quella degli anni settanta dello IUAV, poi ripresa da I. de Solà-Morales, dai gruppi americani di “Oppositions” e di “Any”.
Il saggio ripercorre le principali fasi di quel dibattito — che l’autore considera ormai esaurito — e auspica un ritorno alle origini dell’atto creativo che l’Architettura comunque rappresenta, anche in assenza di quelle “avanguardie” che gli architetti hanno da sempre (avuto) nel loro DNA.