Partendo dal doppio significato che il verbo riparare ha in italiano, aggiustare e proteggere, si mettono a confronto l’architettura, che da sempre ha il compito di offrire un rifugio e che oggi si propone di riaggiustare preesistenze e tessuti urbani, e la psichiatria, che nella sua storia ha preteso di riparare la mente del folle, proteggendo lui, e al tempo stesso la società, attraverso l’internamento.

Il confronto tra architettura e psichiatria è utile se si progetta il riuso di un ex manicomio, ma diventa indispensabile se il manicomio in questione è quello in cui, nel 1961, nasce la battaglia per i diritti delle persone con disturbi mentali che metterà al bando con la legge Basaglia del 1978 una tipologia architettonica – quella dell’ospedale psichiatrico – divenuta simbolo della negazione di quei diritti.

La storia di questo ospedale, ora parco Basaglia, marginale per antonomasia – uno dei suoi bordi coincide con il confine di Stato – e al tempo stesso al centro di travagliati incroci di culture, identità e lingue, ne fa un luogo emblematico per il contemporaneo.
In questa complessità è stato proposto alla riflessione di più saperi e di diverse pratiche progettuali.


a cura di Giuseppina Scavuzzo, Sergio Pratali Maffei, Gianfranco Guaragna
Riparare l’umano
Lezioni da un manicomio di frontiera
18,00€
17,10€
isbn 9788862423977
collana Alleli | Research
numero 45
edizione corrente 11 / 2019
prima edizione 11 / 2019
lingua Italiano
formato 16,5x24cm
pagine 144
stampa colore
rilegatura brossura
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I curatori
Giuseppina Scavuzzo architetto, PhD in Composizione architettonica presso l’Università Iuav di Venezia, già borsista della Fondation Le Corbusier di Parigi, è professoressa associata in Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Ingegne...

Giuseppina Scavuzzo architetto, PhD in Composizione architettonica presso l’Università Iuav di Venezia, già borsista della Fondation Le Corbusier di Parigi, è professoressa associata in Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste. Qui insegna Progettazione architettonica nel corso di Laurea Magistrale c.u. in Architettura ed è vicecoordinatrice del Dottorato di ricerca in Ingegneria Civile-Ambientale e Architettura interateneo Università di Trieste e Università di Udine. Al centro della sua attività di ricerca è la dimensione simbolica e narrativa dell’architettura. Da qualche anno studia il tema delle istituzioni totali sotto l’aspetto del rapporto tra forme di riconoscimento e disconoscimento di diritti e loro localizzazione entro forme e limiti definiti architettonicamente. È responsabile scientifica per l’Università di Trieste della ricerca La casa sensibile SensHome, con finanziamento europeo Interreg Italia-Austria, su progetti per l’abitare autonomo e meno istituzionalizzato possibile delle persone con Autismo, Asperger e altre forme di neurodiversità.

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Sergio Pratali Maffei, architetto, PhD in Conservazione dei beni architettonici (Politecnico di Milano, premio Gubbio 1993), post-doc all’Università Iuav di Venezia, dove è stato ricercatore, è professore associato di Restauro all’Università d...

Sergio Pratali Maffei, architetto, PhD in Conservazione dei beni architettonici (Politecnico di Milano, premio Gubbio 1993), post-doc all’Università Iuav di Venezia, dove è stato ricercatore, è professore associato di Restauro all’Università degli Studi di Trieste. Autore di oltre 200 pubblicazioni, ha insegnato in diverse università straniere, ha progettato e diretto importanti interventi di restauro, tra i quali la ricostruzione del teatro la Fenice di Venezia e la valorizzazione del tempio di Augusto ad Ankara, ha coordinato varie ricerche e collaborato a progetti di cooperazione internazionale nei Balcani, in Asia minore e in America latina.

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Gianfranco Guaragna, architetto, PhD in Composizione architettonica presso l’Università Iuav di Venezia. È stato docente a contratto prima allo Iuav e poi presso la Facoltà di architettura di Trieste, dove ha tenuto i corsi di Composizione architettonica, ...

Gianfranco Guaragna, architetto, PhD in Composizione architettonica presso l’Università Iuav di Venezia. È stato docente a contratto prima allo Iuav e poi presso la Facoltà di architettura di Trieste, dove ha tenuto i corsi di Composizione architettonica, Allestimento, Caratteri distributivi degli edifici, Architettura degli interni e Disegno dell’arredo per cruise and yachts. Attualmente è ricercatore in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, ed è titolare del corso di Composizione architettonica 1, presso il Corso di Laurea in Architettura. Ha pubblicato di recente Ernesto Nathan Rogers (Il Prato, 2017), e Aldo Rossi. Ora questo è perduto (Il Prato, 2017).

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