L’utopia fordista ha lasciato dietro di sé, nelle nostre città, tracce che la rendono facilmente riconoscibile. Tanto di queste città di oggi è frutto di quella immensa spinta: le merci sono cambiate ma gran parte delle fabbriche è rimasta, i grandi spostamenti quotidiani tra casa e lavoro sono diventati flussi meno rigidi e più capillari ma le strade sono le stesse, le pratiche del loisir sono esplose in una infinità di abitudini diverse ma i parchi e gli spazi aperti degli “standard” sono ancora lì. Le tracce del fordismo però non stanno solo nello spazio fisico che è sopravvissuto all’utopia, ma anche in quello prodotto sotto i nostri occhi. Le città di oggi non sono estranee alle procedure standardizzate, alle formule indifferenti alle specificità, alla fiducia nella quantità, al linguaggio uniformato. Qualcosa è sparito, qualcosa è mutato e qualcosa ha semplicemente continuato ad essere come prima.

Testi di: Cristiana Bertone, Cristina Bianchetti, Matilde Cembalaio, Michele Cerruti But, Agim Enver Kërçuku, Eloy Llevat Soy, Lorenza Manfredi, Luis Martin, Matilde Porcari, Alina Salahoru, Chiara Sottosanti, Ianira Vassallo, Diego Vitello


a cura di Eloy Llevat Soy, Luis Martin Sanchez
Mass production makes a better world!
Che fine ha fatto l’utopia fordista nella Torino contemporanea?
18,00€
17,10€
isbn 9788862424752
collana Alleli | Research
numero 66
edizione corrente 11 / 2020
prima edizione 11 / 2020
lingua Italiano
formato 14.8x21.0cm
pagine 200
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rilegatura brossura
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I curatori
Architetto, ha conseguito la Laurea Magistrale in Architettura Costruzione e Città, presso il Politecnico di Torino nel settembre del 2016. Attualmente conduce una ricerca di dottorato (Politecnico di Torino — EPFL) sui rapporti tra città e produzione industriale. Ha partecipato ...

Architetto, ha conseguito la Laurea Magistrale in Architettura Costruzione e Città, presso il Politecnico di Torino nel settembre del 2016. Attualmente conduce una ricerca di dottorato (Politecnico di Torino — EPFL) sui rapporti tra città e produzione industriale. Ha partecipato alla consultazione della fondazione Braillard Architectes, “Visions prospectives pour le Grand Genève. Habiter la ville-paysage du 21e siècle” all’interno del team HABITAT Research Center e ha pubblicato diversi saggi sul rapporto tra territorio e produzione manifatturiera tra Torino e la Svizzera.

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Luis Martin Sanchez. Architetto e PhD, è ricercatore post-doc e professore a contratto in Urbanistica presso il Politecnico di Torino. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Urbanistica all’Università Iuav di Venezia nel 2020, con una ricerca sui rinnovati rapp...

Luis Martin Sanchez. Architetto e PhD, è ricercatore post-doc e professore a contratto in Urbanistica presso il Politecnico di Torino. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Urbanistica all’Università Iuav di Venezia nel 2020, con una ricerca sui rinnovati rapporti tra territorio e produzione nell’Italia post-crisi. Nel 2019 è stato PhD visiting presso la Tongji University di Shanghai e la Xi’an Jiaotong-Liverpool University di Suzhou. I suoi interessi di ricerca si concentrano sul rapporto tra economia, società e progetto nei territori contemporanei. Su questo tema ha curato il volume Mass Production Makes a Better World. Che fine ha fatto l’utopia fordista nella Torino contemporanea (LetteraVentidue, 2020) e ha pubblicato numerosi contributi in volumi collettanei e riviste scientifiche.

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