PARLIAMOCI CHIARO: IL MONDO CHE CONOSCIAMO STA SCOMPARENDO.

Non è retorico usare termini quali “disastro”, “annientamento”, “collasso”, per descrivere le minacce che, a causa del cambiamento climatico, dovremo affrontare in quanto sapiens nel prossimo futuro. Viviamo letteralmente dentro la fine del mondo, facendone quotidianamente esperienza. Da un punto di vista intellettuale lo sappiamo, e siamo convinti di potervi porre rimedio modificando le nostre abitudini, ma in realtà ci rifiutiamo di comprenderne pienamente le conseguenze. Oggi l’architettura ha perso valore e credibilità sociale, si tratta di una diffidenza fondata, basti pensare che gli edifici producono ogni anno il 40% delle emissioni globali di CO2. Questi indicatori risultano ancora più allarmanti se incrociati con i dati sul consumo di suolo: circa 2/3 dell’attuale area edificabile globale raddoppierà entro il 2060 (come se ogni mese per quarant’anni costruissimo da zero una metropoli grande come New York). Andando dritti al punto e senza usare mezzi termini, oggi bisogna prendere atto di una semplice evidenza: per fermare il riscaldamento globale bisogna (prima) fermare l’architettura. Siamo di fronte ad un tipping-point, una cerniera temporale a partire da cui i vecchi strumenti disciplinari diventeranno obsoleti. Per questo il momento presente è anche un tempo di opportunità e cambiamento, in cui possiamo immaginare e chiederci: quale architettura ci sarà oltre la fine del mondo?

Questo libro raccoglie i collages e i disegni che l’autore ha realizzato nell’ultimo decennio, inscritti attraverso il saggio introduttivo all’interno di una prospettiva unitaria di ricerca, sensibile al contesto storico e culturale attuale e attenta alle sue evoluzioni future. Un contributo sperimentale, basato sulla pratica creativa interpretata come strumento di progetto e di analisi critica, in grado di prefigurare nuovi scenari e modelli operativi.

Carlo Prati
Architettura oltre la fine del mondo
22,00€
20,90€
isbn 9788862425773
collana Alleli | Research
numero 117
edizione corrente 3 / 2022
prima edizione 3 / 2022
lingua Italiano
formato 16,5x24cm
pagine 176
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l'autore
Carlo Prati (Roma, 1971) architetto e Dottore di ricerca, è professore in tenure-track in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Ha insegnato pre...

Carlo Prati (Roma, 1971) architetto e Dottore di ricerca, è professore in tenure-track in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Ha insegnato presso l’Università di Roma Tre, l’Università di Genova e tenuto conferenze in Italia e all’estero. La sua ricerca si concentra sul progetto di architettura interpretato al contempo come pratica artistica, teorica e critica. I suoi progetti e disegni sono stati selezionati per pubblicazioni, mostre, eventi e premiati in concorsi nazionali ed internazionali. È autore di numerose pubblicazioni tra cui Iperoggetto periferia (Bordeaux 2021), Lo spazio del vuoto (LetteraVentidue 2020), Il disegno dell’Autonomia (Libria 2018). Nel Novembre 2018 cura il Convegno nazionale “Nuovo disegno di architettura italiano. La centralità ritrovata” presso il MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma e la pubblicazione Nuovo disegno di Architettura italiano. La centralità ritrovata vol. 1-2-3 (Palaexpo 2019).

www.carloprati.wordpress.com 

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