La narrazione di esperienze collocate tra passato e futuro determina per l’architettura un tramite unico di esplorazione del rapporto tra esistente e nuovo, tra antico e moderno, tra memoria e innovazione, tra storia e contemporaneità. Un solco tematico di deciso confronto e dibattito, volto ad alimentare l’articolata sfera rappresentata dai contributi teorico-progettuali in materia, per mezzo di una pratica dialogica finalizzata al dominio della complessità del fenomeno urbano contemporaneo.

Specularmente, nell’ambito del progettare lo sport e le sue infrastrutture, l’architettura della città rimane il punto di rifermento e di osservazione di una realtà in divenire dal valore comune: un’entità fisica e sociale la cui pianificazione veicola la vivibilità della medesima.

Una realtà disegnata da un territorio articolato di reti, servizi e spazi pubblici, nei confronti della quale la ricerca urbanistica e architettonica stimola l’attuazione, all’interno di politiche di rigenerazione urbana, di recupero e valorizzazione di spazi e contenitori esistenti, parallelamente all’addizione di nuove architetture atte a riattivare energia e relazioni.

In armonia con tali presupposti si colloca la presente raccolta di un consistente numero di teorie, ricerche, architetture quali testimonianze del lavoro didattico svolto nell’ambito del nostro laboratorio di tesi di laurea, elaborate e discusse presso la oggi Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano, riguardante temi connessi all’architettura riferita allo sport nei suoi articolati profili.

Il volume elegge la cultura dello sport e la gestione colta del tempo libero quale barometro interpretativo della definizione di modelli e strategie di rigenerazione urbana e sociale degli ambienti costruiti. Luoghi e spazi che lo sport trasforma in beni culturali da condividere e valorizzare, analizzando le ricadute che tale variabile esprime sulla trasformazione del tessuto urbano, in linea con le tendenze e i solchi di ricerca in atto negli scenari antropizzati e naturali più evoluti.

Il contesto dell’architettura mostra azioni di rinnovata trasformazione e strategico insediamento delle strutture polifunzionali sportive che sempre più assumono un ruolo determinante e significativo nella configurazione delle città e del territorio.

La selezione dei lavori, all’interno del più ampio panel di tesi di laurea sviluppato sul tema, fonda le sue radici nell’interesse pedagogico della diffusione di esiti di eccellenza e nel loro porsi, per metodo e atteggiamento culturale, in modo innovativo nei confronti di dinamiche urbane spesso statiche e non più confacenti a una interpretazione aperta e inclusiva dello sport e delle sue declinazioni. Gli studi restituiscono esperienze progettuali consapevoli della complessità del fenomeno architettonico e costruttivo: in tale ambito, la ricerca storica, lo studio del contesto sociale e culturale, la sensibilità artistica, la verifica costruttiva e le istanze compositive si fondono in una competenza integrata di sintesi dalla quale, lo studente-progettista, attinge per configurare l’ipotesi trasformativa di un luogo attraverso la valorizzazione di una funzione primaria quale risulta essere lo sport, oggi riconosciuta come fondante per una rinnovata società.

Nell’architettura contemporanea la progettazione delle infrastrutture sportive, anche nella loro declinazione di ambiti privilegiati atti a ospitare grandi eventi, offre un’occasione, spesso unica, di trasformazione e rivalutazione strategica della città e del territorio. Individuare nuove forme di sviluppo urbano polifunzionale, risulta imprescindibile all’interno della necessità di delineare, per mezzo di una paziente attività di analisi e ricerca, le caratteristiche e le potenzialità peculiari del tessuto territoriale nel quale si inseriscono.

L’infrastruttura sportiva, perciò, interpretata come importante occasione di sperimentazione architettonica, progettuale e tecnologica: in tale logica il volume intende promuovere un’azione di sensibilizzazione e promozione volta alla valorizzazione progettuale dell’infrastrutturazione sportiva, interpretata quale bene culturale di una civiltà, per mezzo dell’analisi dei suoi fattori fisici, di quelli immateriali e delle figure atte alla loro progettazione, costruzione, gestione.

Davide Allegri, Emilio Faroldi
Progettare lo Sport
Teorie Ricerche Architetture
39,00€
37,00€
isbn 9788862429504
collana Alleli | Research
numero 191
edizione corrente 9 / 2024
lingua Italiano
formato 21x29cm
pagine 252
stampa colore
rilegatura brossura
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l'autore
Davide Allegri (1974), Architetto, si laurea con Lode al Politecnico di Milano nel 2002. Nel 2009 consegue, presso lo stesso Ateneo, il dottorato di ricerca (PhD) in Design e Tecnologie per la Valorizzazione dei Beni Culturali e, nel 2016, la Specializzazione in Beni Architettonici ...

Davide Allegri (1974), Architetto, si laurea con Lode al Politecnico di Milano nel 2002. Nel 2009 consegue, presso lo stesso Ateneo, il dottorato di ricerca (PhD) in Design e Tecnologie per la Valorizzazione dei Beni Culturali e, nel 2016, la Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio. Dal 2021 è titolare del Laboratorio di Costruzione dell’Architettura presso la Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano (AUIC) e dal 2022 è Full Researcher presso il Dipartimento di Architettura Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (DABC) del Politecnico di Milano. Dal 2016 al 2019 è coordinatore del gruppo di lavoro che ha affiancato F.I.G.C. nella fase di candidatura per ospitare i Campionati Europei U21 in Italia. Dal 2020 al 2021 è coordinatore del gruppo di ricerca del progetto “Safe Standing” per U.E.F.A. Dal 2022 è coordinatore del gruppo di lavoro “Stadium” che affianca F.I.G.C. per la fase finale dei Campionati Europei di Calcio (EURO-2032). Dal 2017 è coordinatore didattico (e dal 2021 Vicedirettore) del Master Internazionale in Sport Design and Management. È autore di numerosi saggi e articoli pubblicati sulle principali riviste nazionali e internazionali. Attualmente svolge attività progettuale e di ricerca con particolare riferimento all’architettura italiana del Novecento e alla innovazione tecnologica e funzionale nell’ambito della costruzione e valorizzazione delle infrastrutture sportive.

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Emilio Faroldi (1961), Architetto e PhD, è Prorettore Vicario e Delegato del Rettore allo Sviluppo e alla valorizzazione degli spazi presso il Politecnico di Milano, dove è Professore Ordinario. Svolge attività didattica e di ricerca occupandosi di tematiche inerenti al progetto di architettura con particolare interesse ai rapporti che intercorrono tra ideazione, progettazione e costruzione dell’opera architettonica. Autore di numerose pubblicazioni nell’ambito della progettazione architettonica e tecnologica, ha presieduto e coordinato i corsi di studio in Scienze dell’Architettura e in Progettazione dell’Architettura presso il Politecnico di Milano. Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione ricevendo premi e menzioni, realizzando opere in Italia e all’estero, alcune delle quali sono state pubblicate nelle principali riviste di settore. Già Editor in Chief della rivista scientifica TECHNE_ Journal of Technology for Architecture and Environment, è Direttore del Master universitario in Sport Design and Management e titolare del corso di dottorato Italian Architecture and Construction from the Post-War period to nowadays. Dialogues between Inheritance and project. Professore della International Academy of Architecture è Membro del Comitato Scientifico dello CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma.

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